Urara Tsuchiya, Homebound

ADA gallery Rome
23 maggio |  26 settembre 2020

“Homebound è nato originariamente come un progetto di mostra per il quale sono stata invitata in Italia, in residenza a Faenza, per produrre una nuova serie di opere. 

Sono stata a Faenza nei mesi di gennaio e febbraio e poi sono brevemente rientrata a Glasgow. Proprio quando sono tornata in Italia, a marzo, per terminare la produzione ed allestire la mostra a Roma, la pandemia da COVID-19 stava iniziando a diffondersi e tutto ha dovuto fermarsi. Sono quindi rimasta a Faenza durante il lockdown, dove mi trovo ancora adesso, dopo molti mesi…

Durante il periodo di quarantena ho deciso di realizzare oggetti in ceramica ispirati alla dimensione domestica – tra cui mocio, secchi, prodotti per la pulizia, spazzolini da denti e copie di biancheria intima, acquistata a poco prezzo dal mercato locale. Per cercare di restare calma mi sforzavo di leggere notizie che non riguardassero persone decedute in situazioni disperate, così ho saputo del panico generato dalla carenza di carta igienica in Giappone, Germania ed America.

L’albero – una delle opere – era sfortunatamente esploso al momento della cottura e, ispirandomi a quanto avevo letto, ho deciso di improvvisare, trasformando il buco in una grotta con degli orsi, intenti ad ammassare rotoli di carta igienica. Un mio amico mi ha chiesto se ne stessero facendo scorta… Allo stesso modo ho aggiunto la mascherina ad una delle figure nude che animano le bowls – nonostante non stiano certamente osservando il distanziamento sociale.”

Urara Tsuchiya

“I was originally invited to produce works for the project Homebound during a residency in Faenza. I came to Italy and stayed for January and February, before briefly returning to Glasgow. I then came back in March to install the exhibition in Rome, but by then the COVID-19 pandemic was unfolding and everything had to stop. So I stayed in Faenza during the country-wide lockdown and I’m still here some several months later. . .

During this time of quarantine I have made a number of objects in ceramic inspired by the household – mops, mop buckets, cleaning products, toothbrushes and used patterns from cheap underwear bought at the local market. To try and keep calm I looked for news items on the internet that weren’t about people dying in desperate situations. I had heard on the news that there was a toilet paper shortage panic in Japan, Germany and America.

The tree – one of the works – unfortunately exploded in the kiln, so I improvised and turned the hole into a cave where bears are hoarding their own toilet paper. My friend asked me if they were “stockpiling” them. I also added a face mask to a naked figure in one of the bowls – even though they are not observing social distancing rules.”

Urara Tsuchiya