La mia ricerca nasce da un’esigenza di alleggerimento e di smaterializzazione di immagini e forme, da una lettura delle cose attraverso la loro assenza, la trasparenza e l’invisibile.
Tutto ciò che è nascosto e sotterraneo riemerge tramite una traccia, che rende manifeste e presenti le cose solo accennandole.
L’immagine diviene effimera attraverso l’uso di materiali volatili, come la polvere, il pigmento o la cenare, La Materia evanescente, attraverso la luce che la de-corpora.
MIRIAM MONTANI
nata a Cascia, Perugia (1986)
vive e lavora tra Cascia, Venezia e Milano
studi
2016 – 2018 Accademia di Belle Arti di Venezia
2014 – 2016 Accademia di Belle Arti di Venezia
2006 – 2007 Escuela de Arte Y Oficios, Granada, Spagna
Carta giapponese da restauro, legno multistrato, imprimitura per la pittura (colla di coniglio, gesso di Bologna, olio di lino), grafite, carta cotone, Polveri Sottili di Milano, 2020.
In Inversioni di Volo I, ho raccolto le giacenze di Milano, trovate nel suolo, e ciò che è volatile, invertendone simbolicamente il peso.
Le giacenze, ovvero tutto ciò che gravita sul suolo, che vanno da oggetti, pietre, a pezzi di asfalto, in questo lavoro diventano leggere, quasi volatili. Ho raccolto il loro perimetro in fogli di carta da restauro, successivamente spezzettati in forma tondeggiante, e collocati nella parte più alta, dove generalmente si muovono solo le cose prive di peso o con capacità volatile. Ciò che è volatile della città, invece, è qui rappresentato dalle Polveri Sottili, ricavate raschiando le superfici di Milano, la sua pelle. Queste polveri diventano una giacenza e compongono una frase suddivisa in sette cassetti:
Incessante
sotto un battito d’occhi
il vento sorregge
il gravitare del cielo
inabissa il visibile/la vista/il vedere
solleva, da contatto poco gentile,
la Materia Sottile.