La sua pittura si colloca oltre l’aspetto dualistico, sul confine tra il mondo fisico e reale e quello simbolico e mnemonico, le opere hanno svariate possibilità di realizzazione tecnica proprio nel tentativo di unificare le espressioni del fare nell’arte. Queste immagini fanno i conti col presente che è anche intrinsecamente ricordo, giocano col tempo e le sue insensatezze. Il segno qui è un passaggio di fuoco, da intendersi come esercizio di una volontà metodica, ritmica, che trasforma lo spazio vasto, vissuto sempre come “cielo”, cioè come una vastità entro la quale si osservano fenomeni conosciuti ed ignoti.
Nei lavori di Giuseppe Buzzotta si compenetrano, consapevolmente, due scale, due regni del tempo: quello personale, microscopico, fisico, e quello impersonale, smisurato, delle energie della natura e della vita. Le sue immagini esplorano l’assenza di separazione tra le componenti della realtà, ponendosi idealmente sul confine tra un mondo concreto e uno simbolico; inseguono storie sommerse, fatti privati o pubblici, sospesi nel punto esatto in cui potrebbero cedere sotto il peso della dimenticanza; evocano quelle piccole cronache cui non si è dato ascolto, ma che avrebbero di certo restituito, oggi, un’Europa diversa.
GIUSEPPE BUZZOTTA
nato a Palermo (1983)
vive e lavora tra Palermo e Milano
studi
2005 – 2008 Accademia di Belle Arti di Palermo, I livello
2008 – 2011 fondatore e direttore di L’A PROJECT, centro di ricerca delle belle arti di Palermo
2017 co-fondatore e co-direttore di MOON contemporary
“A volte si tocca il punto fermo e impensabile dove nulla da nulla è più diviso,
né morte da vita né innocenza da colpa, e dove anche il dolore è gioia piena.
Sono cose, queste, che si dicono per noi soltanto. Altri ne riderebbero. Ma dire si devono. Le annoto per te che le sai bene e per testimonianza dell’amore eterno.” Mario Luzi